giovedì 9 giugno 2011

I e II incontro a Bellaria

Primo incontro.
Presenti
Dirigente gestione del territorio
U.o.a. sportello unico edilizia - urbanistica
Sportello unico edilizia - istruttore
Sportello unico edilizia - controlli
U.o.a. entrate - attività economiche - suap
Funzionario serv. demografici e sociali
Responsabile Sistema informativo comunale
Sistema informativo comunale

Nel corso del primo incontro con il Comune di Bellaria è stato presentato il modello e ipotizzati gli interventi di massima sia sul piano della modulistica sia sul piano dell'organizzazione.

Secondo incontro
Presenti
Sportello unico edilizia - istruttore
Sportello unico edilizia - controlli
Sistema informativo comunale

E' stato un incontro operativo e finalizzato a definire il dettaglio degli interventi. Questa la sintesi.

Situazione
I procedimenti DIA e PdC prevedono la comunicazione di fine lavori entro la scadenza di legge dell'efficacia del titolo (3 anni).
Per le comunicazioni (ex art. 6 TUE come modificato da DL 73/2010) la modulistica regionale prevede comunque l'indicazione della data di fine lavori.
Se il momento di fine lavori è il momento in cui il comune modifica l'assetto dell'ACI bisogna prevedere un controllo sul rispetto di tali date. Oggi tale controllo, presso il Comune di Bellaria, non è garantito da processi attivi o sistemi informatici. In assenza di controllo si rischia la deriva dell'assetto dell'ACI in breve tempo, in quanto basarsi solo sulle richieste di agibilità non copre tutte le casiste di modifiche.
Per identificare il momento della fine lavori (che la legge comunque identifica come momento rilevante per gli adempimenti catastali, quando dovuti) è necessario esplicitare al professionista, e quindi nella modulistica, i casi in cui è dovuto un adempimento "toponomastico" e i casi in cui non è dovuto.
Il modulo prodotto da Toponomastica (e inserito in ACI), costituisce un potenziale strumento di controllo per la funzione edilizia, che è in grado di verificarne la coerenza con il titolo edilizio. 

Interventi su modulistica 
Ai sensi degli articoli 41-42-43 del regolamento demografico (L 223/89) si prevede di intervenire su:
Modello A attività di edilizia libera: introducendo l'obbligo di richiedere/comunicare a toponomastica le variazioni entro la data di fine lavori - al pari dell'obbligo catastale - o di allegare direttamente la documentazione reperita da toponomastica)
Modello I Fine lavori e agibilità: introducendo l'obbligo formale di presentazione della documentazione toponomastica
Modelli di richiesta della toponomastica: utilizzando il format del Comune di Vicenza, opportunamente integrato dalle informazioni relative al titolo edilizio che legittimano la varaizione toponomastica

Modifiche alla funzione toponomastica
Oggi la funzione toponomastica assegna civici e interni su richiesta di parte. Nessun legame con procedimento edilizio. Le informazioni sono registrate solo in Anagrafe.
Domani la funzione ACI:
assegna civici e interni solo sulla base di interventi edilizi
inserisce in mappa le informazioni
assicura le relazioni con il catasto
inserisce civici e interni in Anagrafe

Modifiche ai comportamenti uffici anagrafici
Prima di procedere alla assegnazione di una nuova residenza prevedere una verifica complessiva della situazione ecografica dell'edificio (elenco degli interni noti, occupati e liberi). Questo può avvenire direttamente sul sistema anagrafico (se la funzione è disponibile), oppure costruendo una vista ad hoc che metta in relazione gli interni di ACI con quelli disponibili

Interventi informatici
  1. Strumento che abiliti il controllo sulle date di fine lavori dei titoli edilizi
  2. Strumento di gestione dell'ACI
  3. popolamento iniziale dell'ACI
Interventi regolamentari
Si potrebbero evitare introducendo direttamente nella modulistica le informazioni e istruzioni necessarie (ad esempio: ai garage non è possibile assegnare un interno).

Modello di conservazione dell'ACI
Con riferimento al modello di conservazione dell'ACI gli adempimenti toponomastici producono i seguenti atti di variazione:

  • richiesta di assegnazione di numerazione civica a seguito di intervento edilizio di nuova costruzione: atto di variazione edilizia - fine lavori- con cui si istituisce il nuovo edificio, contestuale atto di variazione toponomastica con cui si istituiscono (o si modificano) i civici (preferibile fare un unico atto di variazione edilizia, come da requisiti del modello di dominio che prevedevano l'adempimento toponomastico come endo-procedimento di quello edilizio)
  • richiesta di variazione di numerazione civica a seguito di intervento edilizio: unico atto di variazione edilizia che prevede la sola variazione della numerazione civica
  • assegnazione di nuovi interni: atto di variazione edilizia che istituisce le Unità Edilizie con relativa numerazione
  • variazione della numerazione interna: atto di variazione edilizia che modifica le UE e relativa numerazione in coerenza con quanto dichiarato dal professionista e definito da funzione toponomastica 

Prospettive
Solo dopo l'attivazione di questi interventi è possibile garantire l'identificazione univoca degli immobili. Da quel momento in poi si possono attivare le seguenti linee di attività in funzione di obiettivi specifici:
  1. recupero di dati pregressi (censimento 2011? recupero degli ultimi docfa disponibili? rilievo sul territorio? digitalizzazione archivio edilizio?)
  2. attivazione di controlli alle richieste di residenza (se non mi risulta l'esistenza di un interno vengono attivate verifiche e/o controlli)
  3. attivazione di controlli alle richieste/comunicazioni SUAP (se non mi risulta l'esistenza di un interno vengono attivate verifiche e/o controlli)
  4. verifiche di coerenza tra titoli edilizi e richieste/dichiarazioni a toponomastica (abusi edilizi)
  5. verifiche di coerenza tra titoli edilizi e docfa (ex-legge 80 34 quinquies)
  6. verifiche di coerenza con TARSU
  7. verifiche di coerenza con ICI
  8. verifiche di coerenza con redditi da fabbricati (affitti)
Nel prossimo incontro si prevede di verificare la fattibilità degli interventi e, eventualmente, definire un piano (tempi, responsabilità, atti) per la loro attuazione.

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